CAMPAGNA. Così piccolo e delicato, il violino racchiude in sé una parte troppo vasta della storia dell’uomo, le sue doti creative, l’abilità tecnica, le emozioni e i pensieri. Sia il liutaio che l’esecutore danno vita allo stesso violino e lo fanno cantare: può darsi che questo sia il fine ultimo dello strumento inteso come cantare, può darsi che questo sia il fine ultimo dello strumento inteso come ponte che collega un essere umano al resto dell’umanità. Sarà Giuseppe Gibboni, giovanissimo violinista di Campagna, figlio d’arte di papà Daniele e della pianista Gerardina Letteriello, considerato uno dei più brillanti astri nascenti del violinismo italiano, nonché ambasciatore dell’Unicef e artista WarnerClassics, ad esibirsi all’inaugurazione della terza edizione del Master in Management e Amministrazione dell'arte (MAMA), dell’Università Bocconi di Milano, che si terrà venerdì 29 settembre, con al suo fianco l'ambasciatore della cultura mondiale Irina Bokova, direttore generale dell'UNESCO, che presenzierà l'evento. MAMA mira a sostenere l'innovazione artistica e lo sviluppo culturale in tutto il mondo, rafforzando le competenze di leadership e di gestione necessarie per far prosperare le attività artistiche e i beni culturali ed ha costruito questa giornata basandola sulla riflessione e contrapposizione tra beni culturali tangibili, con una visita al cenacolo di Leonardo e i suoi moti dell’animo, che verranno distillati, quindi nella sala della Bocconi attraverso l’arte intangibile di Giuseppe Gibboni il quale eseguirà tre dei ventiquattro Capricci di Niccolò Paganini op.1, il primo, il quinto e il celeberrimo ventiquattresimo. L’arte del più grande virtuoso, sia compositore che strumentista, nonché innovatore della tecnica violinistica attraverso un senso espressivo e musicale ‘diabolico’, rivivrà sullo Stradivari –Ex Scotland del 1734, della collezione di Eva ed Arthur Lerner-Lam, affidato dall’Accademia Stauffer, per la prestigiosa occasione a Giuseppe Gibboni, pupillo di Salvatore Accardo. L’arte ritorna ad essere così tangibile attraverso lo Stradivari e la liuteria cremonese, simbolo di metodo, stile, tecnica, fascino e mistero, che oltre a festeggiare il primo quinquennio quale patrimonio dell’Unesco, inaugura proprio il 29 settembre la grande kermesse Cremona Mondo Musica, un vero occhio a tutto tondo su tutti gli strumenti musicali in cui, naturalmente lo scrigno dei tesori della città liutaia sarà il centro pulsante dell’evento che si concluderà il 1 di ottobre. “Giuseppe è davvero un ragazzo eccezionale – ha detto Claudio Tortora, patron del Premio Charlot – lo scorso mese di luglio è stato da noi e ha deliziato il nostro pubblico facendoci ascoltare due brani suonati con il suo violino. Inutile dire che il pubblico è rimasto estasiato. A lui abbiamo consegnato il Premio Charlot Giovane Promessa della Musica, e a lui oggi voglio augurare a nome mio, e di tutto lo staff del Premio Charlot, di raggiungere traguardi sempre più importanti e prestigiosi”.