Un flusso definito “anomalo” di scommesse, ed incentrate per il 90 % sul segno 1 e quindi sulla vittoria dell’Ebolitana, getta ombre sul successo di domenica scorsa dei padroni di casa contro l’Arzanese, nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione. Un 3-2 arrivato in rimonta, peraltro, sempre nel primo tempo, dove la squadra di Giacomarro andò sotto di due reti. Già tra venerdì e sabato, alcuni centri decisero di eliminare dal palinsesto delle scommesse l’incontro. E domenica, presenti al “Dirceu” di Eboli, c’erano anche alcuni 007 inviati dalla Procura Federale, per ascoltare dirigenti e calciatori. La Figc ha deciso di aprire un fascicolo. Il pm Palazzi si occupa soprattutto di evitare che siano proprio gli appartenenti alla federazione a “puntare” sulle partite, comportamento vietato ai tesserati dal regolamento dei professionisti. Ed ancora, ci sarebbe una denuncia presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma da parte di una delle maggiori società di scommesse che opera in oltre cento città italiane. Tra queste alcuni centri della Piana del Sele e del Cilento. Molte le giocate con ingenti flussi finanziari. Ci sarebbe stata una vincita pari a cinquemila euro. Esami incrociati, quindi, tra Figc e Procure che potrebbero portare a sviluppi nelle prossime settimane. Sul fronte Ebolitana, la società si dichiara tranquilla e pensa al campionato. Il mondo che gravita attorno alle scommesse sportive si dimostra estremamente florido, nella provincia salernitana, che secondo una indagine statistica risulta la terza in Italia per numero di giocate prodotte. Al primo posto c’è Napoli e restando in Campania, Caserta occupa la settima posizione.