CAPACCIO. Costa cara alla Calpazio la sfuriata contro l'arbitro durante il match perso in casa contro lo Sporting Scafati. Il giudice sportivo del Comitato campano della Figc, Gaetano Annella, ha squalificato infatti per 3 mesi, fino al 22 aprile prossimo, l’allenatore, Vincenzo Adinolfi, reo di essersi avvicinato all’arbitro “ingiuriandolo e minacciandolo dopo essere stato allontanato dal campo”, secondo quanto riportato dal direttore di gara, il sig. Palumbo di Torre Annunziata, nel proprio referto. Squalifica anche per l’allenatore granata in seconda, Vincenzo Marino, inibito a svolgere ogni attività per 6 mesi (fino al 22 luglio) “per aver ingiuriato l’arbitro spingendolo con le mani poggiate sul petto”; inibizione di un mese anche per il dirigente Giovanni Taddeo e squalifica per una giornata al calciatore Francesco Di Falco, espulso domenica scorsa, che non potrà dunque scendere in campo, nell’anticipo di domani a Pompei. In forse anche gli acciaccati Bellizzio, Gorrasi e Barone.
“Ammetto di aver avuto una reazione esagerata – spiega Adinolfi ai microfoni StileTV – e mi scuso, per questo, con tutti i tifosi della Calpazio. Avevo chiesto all’arbitro solo spiegazioni sulla mia espulsione, ma lui mi ha voltato le spalle. È stato questo atteggiamento poco educato ed indisponente a farmi perdere la calma, oltre ad una lunga serie di errori clamorosi da parte del direttore di gara. Mi dispiace, mi sono fatto prendere dal nervosismo, ma è stata una reazione dovuta al grande amore che provo per la maglia della Calpazio, alla quale tengo moltissimo”.
L'intervista integrale andrà in onda domani nel corso del TgStile