AGROPOLI. Saldamente avanti in campionato e prossimo alla finale di Coppa Italia dilettanti, l’Agropoli vuole sfruttare il momento d’oro puntando ad incamerare, domenica prossima, l’ennesima vittoria della sua stagione. Il calendario, infatti, prevede per i delfini la gara casalinga con il fanalino di coda Due Principati, occasione più che ghiotta per continuare la marcia in vetta alla classifica tenendo a debita distanza le più immediate inseguitrici, per poi preparare al meglio la finale di Coppa col Savoia, in programma mercoledì prossimo.

Tuttavia, anche se finora le componenti società e squadra stanno assolvendo in pieno al proprio compito, facendo subodorare in città il profumo della Serie D, è proprio l’Agropoli sportiva la componente che ancora manca per realizzare un puzzle del tutto vincente. Nonostante il grande vantaggio di cui dispone al momento la squadra, peraltro ininterrottamente in vetta alla classifica del girone B di Eccellenza sin dalla prima giornata, nelle gare casalinghe sin qui disputate al “Guariglia” ancora non si è vista una cornice di pubblico degna dei risultati ottenuti in stagione dai delfini, anzi: molti sono i vuoti che, in diverse occasioni, hanno contraddistinto la tribuna principale dello stadio. Un problema non solo di numero ma anche di qualità, perché oltre ad un afflusso inversamente proporzionale al cammino della squadra, c’è da segnalare la latitanza di quello che era una volta il tifo organizzato dei più giovani, caldo, rumoroso e incessante nel sostegno ai calciatori, sia in casa che in trasferta. Qualche tiepido segnale di risveglio si è avuto nell’ultima gara casalinga con la Libertas Stabia, come pure almeno un centinaio sono stati i sostenitori che, a dicembre, si sono mossi per assistere allo scontro al vertice di Campagna, ma a parte questi episodi isolati si può considerare in negativo il bilancio alla voce pubblico. A questo proposito, più volte nelle ultime settimane il presidente Domenico Cerruti non ha mancato di lanciare appelli alla tifoseria biancazzurra, ed a poco sono servite sinora anche le iniziative di marketing sotto forma di pasticcini e cornetti offerti ai presenti, allo stadio, dalla società. Al disinteresse sin qui mostrato dalla piazza contribuisce la mancanza di avversari blasonati e di derby degni di tal nome, la cui disputa bastava a richiamare qualche centinaio di persone in più allo stadio, come accaduto negli ultimi anni con Gelbison, Battipagliese o Ebolitana, ma ciò non giustifica né spiega lo scarso interesse attuale verso una squadra sinora dominatrice della stagione.

Raffaele Barlotti