CAMEROTA. Tre arresti per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, nonché violenza privata e istigazione a delinquere, e 6 segnalazioni alla questura di Salerno per la sottoposizione alla misura di prevenzione del Daspo e il divieto d’accesso alle manifestazioni sportive. Questo il bilancio degli accertamenti dei carabinieri della stazione di Marina di Camerota, che hanno agito dopo gli episodi di violenza verificatisi lo scorso 25 febbraio, durante e dopo l’incontro di calcio, valido per il campionato di Prima categoria (gir. H), tra l’Ads Futura e la G.S. Herajon Capaccio. I tre fermati, allo scopo di bloccare la partenza del pullman della squadra avversaria, l’Herajon, avevano stazionato davanti al mezzo lanciando, con violenza, sul parabrezza, alcune lattine di birra, istigando pubblicamente tutti i partecipanti a scagliarsi contro i componenti della squadra capaccese. Dopo 15 giorni di indagini, si è giunti alla ricostruzione di ciò che accadde quella domenica pomeriggio a Marina di Camerota. L’operazione dei carabinieri di Marina di Camerota segue quella dei colleghi di Battipaglia, intervenuti nello stesso giorno in quel di Olevano sul Tusciano, dove al termine dell’incontro di calcio di prima categoria tra Santa Teresa e il Cicerale, un giovane arbitro 18enne appartenente alla sezione di Ercolano, venne aggredito a calci e pugni da componenti della società locale. Due le denunce a piede libero a carico di un giocatore e di un dirigente. Il direttore di gara riportò ferite giudicate guaribili in sette giorni a causa di un trauma cranico. Nello scorso weekend, atti di violenza sono stati segnalati in altri due centri cilentani, Centola e Vallo Scalo, dove si giocavano partite valevoli per i campionati dilettantistici minori.