AGROPOLI. Doveva essere un'estate tranquilla, questa, per il calcio agropolese. Per la prima volta i tifosi erano certi di poter attendersi una squadra competitiva che potesse addirittura puntare alla Lega Pro. Dopo la vittoria del campionato di Eccellenza il presidente Cerruti infatti non si era nascosto, dichiarando apertamente di volere il professionismo. Eppure, mentre qualche altra squadra già programma (vedi il Savoia altra neopromossa dall'Eccellenza), il futuro ad Agropoli è ancora un’incognita. Si attende che la società si riunisca, stabilisca chi dei soci nell'organigramma della scorsa stagione potrà supportare ancora la squadra e soprattutto che si definiscano obiettivi e badget per il prossimo torneo. Ad oggi tutto ciò non è ancora stato definito, i tifosi iniziano a mormorare e di squadra fin ora non si è ancora parlato, eccezion fatta per l'acquisto di Manfredini che, a questo punto, sembra più uno spot pubblicitario per un'Agropoli ferma al palo. Come se non bastasse, a rendere complicata la situazione, vi è il caso Tudisco. Il trainer siciliano ha intuito che il tanto sbandierato programma della società cilentana è su un binario morto, almeno per ora. Lui vorrebbe rimanere ma attende una chiamata dalla società che attraverso la stampa ha più volte dichiarato che Tudisco sarà l'allenatore anche in serie D. Dal suo canto il tecnico ha detto di non poter aspettare in eterno un incontro ufficiale, così come non sembrano disposti ad aspettare in eterno i calciatori quest'anno in rosa che potrebbero nelle prossime settimane iniziare a guardarsi attorno. I tifosi sperano che la gioia provata esattamente un mese fa per il ritorno in D dopo 15 anni non debba tramutarsi in incubo che nessuno sportivo vorrebbe vivere e si augurano che il presidente Cerruti, il dt Magna e anche il sindaco Alfieri possano essere le pedine da cui ripartire.