CAPACCIO PAESTUM. Oggi 15 settembre, a Paestum, presso l'Ex Tabacchificio, dopo la Cerimonia di inaugurazione del Congresso Internazionale "One Health Paestum 2022" che mette a confronto ricercatori ed esperti da tutta Europa, ci sarà tra gli eventi più attesi la lectio magistralis di oggi, alle 15.30, tenuta dallo chef stellato Alfonso laccarino - titolare del Ristorante Don Alfonso 1890, considerato tra i più grandi chef al mondo - e lo scienziato Alex Giordano, docente di Trasformazione Digitale della "Federico II" di Napoli, esperto di Agritech e pioniere in Italia dell'innovazione tecnologica applicata al settore agroalimentare. Una coppia inusuale reduce dal successo di un format andato in onda su Sky, Alex Giordano (a sinistra), dove insieme parleranno della Dieta Mediterranea e dell’innovazione tecnologica.

Alfonso Iaccarino: "Con molta umiltà ho servito la causa della Dieta Mediterranea da prima che fosse di moda; ho praticato una strada che ha voluto dimostrare come il mangiare sia prima di tutto un atto agricolo è che la grande cucina non parte dai fornelli ma dal campo. Oggi dobbiamo affrontare grandi problemi come quello dell’emergenza climatica e quello di sfamare una popolazione mondiale crescentei. Si parla spesso di innovazioni improbabili quando invece bisognerebbe avere l’umiltà di tornare indietro e riprendere le lezioni del passato che può essere utile per il futuro. In questo la Dieta Mediterranea ci dona dei modelli: una buona pasta e fagioli è sicuramente una risposta sostenibile all’eccesso di carne che pare abbia creato non pochi problemi. L’obiettivo che deve orientare le nostre scelte è solo uno stare bene". 

Alex Giordano: "Oggi l’innovazione non è squisitamente tecnologica ma è ancor prima legata alle scelte del paradigma socio-economico nel quale accogliere e far crescere l’innovazione stessa. Pensiamo ai tanti problemi legati alle catene lunghe dell'agrifood. Ho  avuto tra i tanti insegnanti, ma per me Alfonso è un Maestro; il concetto di Dieta Mediterranea che incarna - assieme alla sua famiglia - potrebbe svilupparsi in un brand che incorpora i non pochi problemi di un foodsystem mediterraneo: locale, resiliente, rispettoso delle tradizioni, della salute umana e del Pianeta".