AGROPOLI. Ore febbrili quelle che si stanno vivendo ad Agropoli. Qualcosa dovrà pur succedere, oggi. La società, anche dopo lo 0-3 di Ragusa non si è espressa sulla posizione di Salvatore Nastri (nella foto a destra). Nessun esonero in tronco, l’attesa era tutta per il rientro della truppa nel Cilento dopo la scoppola ragusana. Ragionamenti a bocce ferme e con la massima tranquillità e lucidità. È lo stesso presidente Domenico Cerruti (nella foto a sinistra) a tracciare la strada, in queste ore, perché eventuali decisioni dovranno essere intraprese avendo ben chiaro dinanzi prospettive e realtà. Nastri è sicuramente sulla graticola, i risultati non sono dalla sua parte, con il terzo insuccesso di fila e soprattutto dopo aver guardato un Agropoli spento e demotivato lasciarsi travolgere dal non irresistibile Ragusa. Ma non più tardi di due giorni fa, lo stesso Cerruti aveva escluso che la posizione di Nastri fosse a rischio, anche davanti ad una nuova incompiuta. I tifosi, una buona parte di essi, spingono per l’allontanamento del tecnico eburino ed alcune prestazioni scialbe di uomini simbolo dei delfini fanno intravedere qualche piccola crepa creatasi all’interno dello spogliatoio. L’Agropoli dovrà, insomma, decidere se procedere al ribaltone in panchina, con Mario Pietropinto in pole per la sostituzione, o tagliare qualche ramo secco, dare il benservito a qualche calciatore che poco ha dato alla causa biancazzurra.