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Serie D - Agropoli, rivoluzione in vista; Gelbison, Galantucci febbricitante ma ci sarà nel derby
Marco Rizzo
18 ottobre 2012 14:46
Eye
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AGROPOLI, TUTTI IN DISCUSSIONE: NASTRI MEDITA CAMBI ECLATANTI, FUORI CAROTENUTO
Salvatore Nastri medita scelte importanti ed anche eclatanti, intento com’è nel dover decidere l’undici da opporre al Noto. Partita decisiva, va detto, anche per le sorti dello stesso tecnico ebolitano. E’ un refrain che dura da settimane. I risultati sperati non arrivano e l’ex Sant’Antonio Abate finisce nel mirino. L’Agropoli deve cambiare registro se vuole lanciarsi ancora per discorsi importanti in questo torneo. Ed allora ecco che Nastri modificherà qualcosa nel suo 4-4-2 domenica pomeriggio al “Guariglia”. Rientro, dal primo minuto, per Landolfi. Il suo recupero porterà alla sostituzione forzata dello squalificato Agata a centrocampo. L’agropolese doc agirà sull’esterno, e sull’altro fronte ci sarà Toscano. Sekkoum e D’Attilio confermatissimi nella zona centrale. Fioccano le riconferme anche in difesa, reparto che è piaciuto nelle ultime due apparizioni, dove i delfini hanno subìto pochissimo e Capozzi è rimasto imbattuto. Altobello e Lombardi sugli esterni e la coppia Calabuig-Parisi intoccabile. La vera novità potrebbe prefigurarsi in attacco. L’assenza per infortunio di Margiotta, colpito dalla pubalgia, non permette a Nastri di puntare su una valida alternativa allo sterile Mallardo, ancora a secco dopo sette giornate. Al bomber napoletano sarà concessa un’altra chance per sbloccarsi. Rischia il posto, invece, Carotenuto. Anche le prestazioni della seconda punta biancazzurra non stanno soddisfacendo. Possibile che sia l’under Sosero a rubargli il posto, anche perché il giovane classe 1994 ha ben figurato ogni volta che è stato chiamato in causa. Nastri si concede necessarie svolte, perché l’Agropoli non può fallire l’appuntamento con la vittoria.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL NOTO
Nessuno scossone in casa Noto. Angelo Galfano è stato riconfermato nonostante le ultime poco brillanti prestazioni della prossima avversaria dell’Agropoli. Quattro i punti totalizzati dai granata, un solo acuto, nel derby contro la Nissa, con Merito, l’attaccante italo-argentino che è un po’ la punta di diamante dei siciliani. Altre certezze, in casa Noto, sono proprio nel reparto offensivo, con Ciro Auricchio, il bomber campano autore finora di tre reti. Chi sta deludendo rispetto alla passata stagione è Mario Fontanella, spesso a doppia cifra nei campionati trascorsi. Il Noto è reduce da due insuccessi di fila. Il primo, in casa, contro l’Acireale, e poi lo 0-3 di Torre Annunziata contro il Savoia. La società ha deciso di proseguire la strada con l’allenatore scelto dall’inizio per un percorso che ovviamente dovrà condurre alla salvezza, una permanenza da centrare senza passare, possibilmente, per i play-out.

GELBISON, GALANTUCCI HA LA FEBBRE MA NON SALTERA’ IL DERBY DEL “MORRA”
La Gelbison si gode l’entusiasmo di Vallo della Lucania, pronto a riversarsi domenica pomeriggio al “Morra”, per il derby contro la Pro Cavese, ma Alessandro Erra lavora con i suoi cercando di tralasciare il piccolo particolare che i rossoblu sono la capolista del girone e i metelliani sono relegati nelle parti basse. Alzi la mano chi l’avrebbe mai detto al momento dell’inizio del torneo. Parti invertite, insomma, leggendo gli organici a confronto. La rosa dei vallesi prosegue la preparazione. Torchiati dal preparatore atletico Salvatore D’Andrea, Spicuzza e soci incamerano benzina, corsa e dinamismo, altre componenti, oltre alla base tecnica, che stanno facendo la differenza rispetto alle altre contendenti. Non desta preoccupazione l’assenza di Alessio Galantucci. Il bomber è a casa con la febbre, ma rientrerà per giocare nel 4-4-2 al fianco di Senè. Lavoro differenziato per Di Filippo, ma la sua presenza nel derby non è a rischio. Fuori resteranno Borsa e Magliocca, con Erra che quasi certamente riposizionerà i suoi nello stesso modo in cui l’undici rossoblu ha affrontato dal primo minuto il Sambiase a Lamezia Terme. Si attendono, infine, novità, sull’accesso o meno dei tifosi di Cava de’ Tirreni allo stadio “Morra” di Vallo della Lucania.

GELBISON, L’AVVERSARIA: LA PRO CAVESE
Mario Pietropinto è pronto a firmare l’accordo che lo lega alla Pro Cavese. Un ritorno, dopo aver vinto il campionato d’Eccellenza, con una straordinaria rimonta nei play-off ed aver riconsegnato la serie D ai metelliani, all’epoca con la dicitura Città de La Cava. La nuova società, capitanata da Gino Montella, decise di non confermarlo. Invece, prima Tommaso Volpi e poi la fulminea apparizione di Vincenzo Di Maio sulla panchina degli aquilotti, non hanno portato ai risultati sperati la Pro Cavese. Ed adesso, dopo la rivoluzione societaria maturata pochi giorni fa, per uno scherzo del destino, Pietropinto ripartirà da dove ha lasciato un ricordo indelebile, per le sue stagioni vissute da allenatore della Gelbison a cavallo degli anni novanta. L’allenatore di Eboli vuole vedere e testare l’organico che ha a disposizione. Sulla carta, non sembra poi inferiore alle battistrada, ma ha pagato l’orribile inizio di campionato. Soltanto domenica contro la Vibonese, il primo successo in sette giornate. Prima, quattro punti raccolti in sei turni. Troppo poco per chi, in rosa, è dotato di elementi come Langella (domenica assente per squalifica), Manzi, il calciatore di Casal Velino Antonello Giordano in difesa, ed ancora Alfano e Serrapica a centrocampo e bomber del calibro di Ercolano e De Rosa. Rilanciata dal 2-1 del “Lamberti” sui calabresi, la Pro Cavese farà di tutto per mettersi alle spalle una settimana difficile e gli stessi calciatori daranno quel qualcosa in più per dimostrare nel derby il proprio valore al nuovo allenatore.



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