SALERNO. Giovedì 19 ottobre, alle ore 17.00, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città di Salerno, dopo i saluti istituzionali da parte del dott. Ermanno Guerra, Consigliere del Sindaco e Delegato alla Cultura del Comune di Salerno, del dott. Giuseppe Lauriello, medico e storico della medicina, presidente dell’Associazione Adorea, e della prof.ssa Clotilde Baccari Cioffi, scrittrice, presidente dell’Associazione Parco Storico Sichelgaita, sarà presentato il libro “La fine di Mame Baby” di Gaël Octavia, una scrittrice della Martinica residente a Parigi, per la prima volta tradotta in italiano per i tipi di Giuseppe de Nicola Editore. Nelle sue opere Gaël Octavia si interroga su temi universali come il destino dei migranti, l’esclusione sociale, l’identità, la famiglia o l’ambivalenza dei rapporti tra donne, un misto di amore, odio, rivalità e solidarietà. 

“La fine di Mame Baby” è un libro dove il mondo è visto con gli occhi di una donna. È un libro che, per essere compreso e apprezzato, ha bisogno di un lettore non superficiale, che abbia voglia di entrare nella storia e nella psicologia dei personaggi che la animano. Le figure che svettano nel testo, con destini intimamente legati, assumono anche un significato simbolico: Mariette, sconfitta nei suoi ruoli di donna e di madre, Mame Baby, il mito, misteriosamente scomparsa, Aline e Suzanne, che esprimono la possibilità di essere diverse, non solo nel colore della pelle. 

La psicologia delle donne protagoniste è delineata con cura, mentre gli uomini restano “oggetti misteriosi” e il ponte che dovrebbe unire gli uni e le altre, vale a dire l’amore, resta sospeso nel vuoto. È un affresco sociale, disegnato in un mondo di periferia, il “Quartiere”, consapevole della sua identità e dei suoi riti e che si nutre della sua identità non avendo bisogno dell’esterno per fare da cornice a una storia. Tra tutti i rapporti difficili il più complicato sembra essere quello tra madre e figlia. Il libro contrappone una visione romantica ad una principalmente conflittuale.  Sullo sfondo vi è, rappresentata quasi come un coro, l’Assemblea delle Donne, che detta i ritmi dei giudizi (pur affermando che non si giudica mai una donna) e dei modi di essere del Quartiere ed esprime il bisogno di superare i problemi delle quotidianità. Mame Baby, che preferisce l’impegno per realizzarsi ai valori convenzionali, rappresenta la capacità di volare, il coraggio di cambiare, la speranza. Mariette è colei che le resiste e alla quale la vita presenterà un conto amaro. Con la moderazione di Vanni Avallone, regista teatrale, partecipano alla discussione: Roberta Buonocore, medico-chirurgo, Bruno De Filippis, magistrato e scrittore, Maria Gabriella Gallevi, avvocato. L’attrice Mimma Virtuoso leggerà alcuni brani del libro. In collegamento online Gaël Octavia, l’autrice.

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