Ambiente
PROTESTA AMBIENTALISTA
PROTESTA AMBIENTALISTA
Altavilla Silentina, Comune abbatte ettari di bosco per fare cassa: comunità sul piede di guerra
Redazione
23 ottobre 2023 12:29
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ALTAVILLA SILENTINA. L’Amministrazione comunale di Altavilla Silentina taglia decine di ettari di bosco per fare cassa. Cittadini ed ambientalisti sul piede di guerra contro il sindaco, Francesco Cembalo, il quale però sventola autorizzazioni e permessi. Insomma è tutto in regola, o quasi… in sprezzo dell’ambiente. A denunciare per primo lo scempio, a livello nazionale, il collega Antonio Amorosi di affaritaliani.it.

Dai verbali sul bilancio 2022 del Comune, emerge la discussione dei consiglieri comunali, con il capogruppo di opposizione, Enzo Giardullo, che accusa: “Tagliano il bosco in località La Chianca per riequilibrare il bilancio, senza la vendita della legna ci sarebbe stato un ammanco di 367.000 euro, e c’è anche un altro bosco tagliato che si chiama La Macchia. Ho denunciato tutto alla Corte dei Conti”.

A peggiorare la situazione le frane registrate nell’area dove gli alberi affacciano su alcune abitazioni, in un comprensorio con vincolo idrogeologico: ma sulle carte d’approvazione non compare il parere della Soprintendenza per l’autorizzazione paesaggistica. Di qui la denuncia del Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, associazione nazionale che difende i boschi, che ha diffidato l’ente civico dal procedere, informando il Consiglio comunale, il sindaco, la direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, i carabinieri forestali di Sicignano degli Alburni e la Comunità Montana Calore-Salernitano. “Il taglio non è a norma in quanto il bosco non è stato oggetto di taglio dal 1978. Essendo passato per oltre 1,5 volte il turno di taglio e risultando pertanto abbandonato, non è applicabile il taglio colturale, come da direttiva operativa dei Carabinieri Forestali; inoltre, il taglio del bosco aumenterebbe grandemente il rischio idrogeologico - spiega l’associazione G.U.F.I. - invitiamo la Regione Campania, che conosce il progetto solo sulla carta, a rivedere la sua autorizzazione al taglio, riservandoci di avvertire le autorità competenti in caso di taglio senza autorizzazione paesaggistica”. Ma le proteste non sono servite a nulla: ieri, il rombo delle motoseghe ha risuonato nel bosco, dove sono iniziate le prime operazioni di taglio.

LA DELIBERA DI GIUNTA CONTESTATA: IL SINDACO ERA ASSENTE... - “In ottemperanza alle prescrizioni dettate - si legge nel progetto di taglio - si è proceduto al rilascio di 2.353 matricine (alberi che si lasciano in piedi, ndr) sull’intero lotto boschivo, che è risultato essere di Ha 23.51.79, e che quindi corrispondono a 100 matricine ad ettaro”. In sintesi, poiché un ettaro corrisponde a 10.000 metri quadrati, 100 matricine che restano in piedi, dopo il taglio, corrispondono a lasciare nel bosco, di 23 ettari, un albero ogni 100 metri quadrati di superficie! “Legna da ardere” scrive la delibera di giunta approvata il 29 dicembre 2022 del Comune che taglia i 23 ettari, “per un totale introito di 197.084 euro”. Voto favorevole unanime della Giunta… tranne il sindaco, assente. Eppure, come ricorda affaritaliani.it. tre giorni dopo, l’1 gennaio 2023, non sarebbe più stato possibile… visto che le pianificazioni di taglio della Regione riguardano il periodo 2013-2022. 

L’INTERVISTA AL SINDACO CEMBALO DI AFFARITALIANI.IT - Una cosa è il progetto sulla carta altra è la realtà. Nel bosco vivono diverse specie faunistiche, tra cui il gatto selvatico, in via di estinzione, dopo anni è ricomparso l’istrice, specie protetta, e la ghiandaia, uccello dalle caratteristiche piume blu, particolarmente importante per la funzione di pesticida naturale, nutrendosi di insetti e larve. Ma il sindaco Cembalo non vuole sentire ragioni.

Sindaco, ma tagliate un bosco ad alto fusto e lo fate passare per cespugli, bosco ceduo? 

Cembalo: “No, non è così. Non stiamo facendo niente di illegale. Non è alto fusto”.

Ma come non è ad alto fusto? Ci sono alberi alti come palazzi, sono stato io stesso sul luogo e abbiamo le foto…

Cembalo: “Essendoci le autorizzazioni della forestale noi lo abbiamo già venduto e lunedì iniziano i lavori”.

Ma se gli abitanti ci dicono che lì ci sono frane e nelle carte della Regione quella è una area ad alta pendenza e a rischio scivolamento…

Cembalo: “Nella località Chianca non ci sono frane”.

Ma gli abitanti ci hanno detto che hanno avute le frane.

Cembalo: “Ma quando mai…”.

E poi avete pagato 16.000 euro per il progetto. Ma non le sembra una cifra troppo elevata?

Cembalo: “Sono bandi che noi abbiamo fatto. È stata quella la risposta, con quella cifra e l’abbiamo fatto”.

Quindi avete intenzione di tagliare il bosco comunque?

Cembalo: “Abbiamo già fatto l’appalto. Se la Regione ci ha dato l’autorizzazione…”

Ma la Regione vi ha dato un’autorizzazione su un bosco ceduo che è ceduo solo sulla carta, in realtà è dal 1978 che non si fanno tagli, lo scrive anche il vostro tecnico e lo può vedere anche lei che gli alberi sono ad alto fusto.

Cembalo: “È il tecnico che ha fatta una relazione che dice che il bosco è ceduo e può essere tagliato e noi lo tagliamo. Non siamo certamente tecnici, anche se io sono tecnico perché mio padre era nel settore boschivo e ha fatto lui il taglio nel ‘78, in quella zona”.

Appunto Sindaco, per bosco ceduo si intendono cespugli, alberi piccolini ma se dal ‘78 non si è mai tagliato, gli alberi sono diventati enormi…

Cembalo: “Non è così, non è così. Noi purtroppo siamo amministratori, non siamo tecnici. Abbiamo chiesto anche alla Forestale”.

Ma come? Avete chiesto anche alla Forestale dei carabinieri?

Cembalo: “Sì, sì, di Sicignano degli Alburni”.

E che cosa vi hanno detto?

Cembalo: “Che possiamo procedere”.



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