CAPACCIO PAESTUM. Abusi sessuali durante la visita su una donna di Capaccio Paestum. Prosegue il secondo processo a carico di Mattia Carbone, all’epoca dei fatti primario facente funzioni dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, attualmente detenuto presso il carcere di Vallo della Lucania dove sta scontando una condanna a 3 anni di reclusione, per reati analoghi, commessi su un’altra paziente.

Davanti ai giudici della terza Sezione penale del Tribunale di Salerno si è tenuta, ieri, un’udienza pubblica cruciale: il pm, infatti, ha ascoltato la vittima e parte civile nel procedimento, la quale, interrogata per oltre un’ora ed assistita dall’avv. Giuseppe Caceci, ha ricostruito con dettagli anche intimi gli abusi subiti e la subdola tecnica di adescamento operata dal medico battipagliese, il quale, manifestando preoccupazione per la presunta presenza di linfonodi al seno, la invitò ad un consulto, in ospedale, alle 20 di sera. 

Visibilmente molto turbata, la donna e madre si è interrotta per qualche minuto nel trattenere le lacrime, raccontando, in estrema sintesi, quanto segue: “Dopo avermi condotta in una stanza in Radiologia, mi invitò più volte a spogliarmi completamente, poi si posizionò dietro di me accostando il suo corpo al mio mentre aveva un’erezione, palpeggiandomi il seno… rimasi sbigottita, in preda al panico, paralizzata, non sapevo cosa fare… dopo mi fece stendere sul lettino, iniziando a stimolarmi nelle parti intime, con la mano libera, senza guanti… a quel punto ricevette una telefonata sul cellulare, approfittando del fatto che si allontanò da me, mi alzai di colpo rivestendomi subito… lui si girò e fece finta di nulla, invitandomi a ritornare il lunedì successivo, senza rilasciarmi alcuna certificazione della visita (…) provai e provo profonda vergogna ed umiliazione, ho trovato il coraggio di denunciarlo solo tempo dopo quando, dopo aver letto un articolo di giornale, appresi che un’altra donna lo aveva denunciato per lo stesso motivo”.

Assente l’imputato, rappresentato dagli avvocati difensori Agostino De Caro e Italo Carbone, che aveva invece presenziato alla prima udienza dibattimentale. Il giudice ha aggiornato il processo al 22 marzo prossimo.