POLLICA. Il processo di digitalizzazione degli appalti sta causando notevoli criticità ai Comuni. Segnalazioni ispetto agli adempimenti a carico delle Amministrazioni si registrano anche nel Cilento. A seguire da vicino la questione è Anci, l’associazione nazionale di riferimento dei Comuni, che ha scritto una lettera all’Anac con l’obiettivo di risolvere la problematica. Anche in Campania c’è la massima attenzione sul tema con il sindaco di Pollica e coordinatore regionale Anci dei Piccoli Comuni, Stefano Pisani, che ha evidenziato le numerose criticità della nuova procedura prevista dall’Anac, che si ripercuotono soprattutto sui piccoli Enti. Anci solleva criticità anche per l’access tramite SPID perché crea, si legge nella missiva prodotta, “difficoltà a tradurre operativamente sulle piattaforme un lavoro di tipo collegiale da parte dell’Ufficio obbligando il RUP (o il responsabile di fase) ad essere presente per passaggi istruttori-preparatori come l’estrazione del CIG”, ossia il codice identificativo di gara. Si chiede, poi, l’applicazione del principio di unicità per l’invio dei dati visto che allo stato attuale è necessario inserire gli stessi dati più volte sia sul MePA che sull’ANAC-form. Nella lettera, Anci sostiene anche che le “procedure create precedentemente al 1° gennaio 2024 debbono poter regolarmente continuare a svolgersi secondo le regole e le norme in vigore per il periodo in cui sono state avviate”, e chiede, di conseguenza, di riaprire “il sistema smart CIG per modificare o aggiornare gli smart CIG già acquisiti” e di “rendere possibile l’inserimento nelle piattaforme e nel MEPA gli smart CIG acquisiti con il precedente sistema”. Numerose Amministrazioni denunciano, inoltre, il malfunzionamento tecnico generale della piattaforma che spesso dà errore già nell’accesso.  L’avvio della digitalizzazione ha fatto emergere, poi, gravi problemi in fase di procedimento di gara. ANCI è anche molto preoccupata della gestione delle altre fasi ed in particolare di quella di esecuzione dei contratti ove sussistono tutta una serie di adempimenti comunicativi sui quali si chiede un esame congiunto volto a predisporre modelli adeguati alle esigenze e, ancora una volta, rispettosi del principio di unicità dell’invio. Infine, la richiesta di un tavolo tecnico di confronto volto a determinare le condizioni per l’effettivo avvio di una innovazione destinata a mutare radicalmente in materia di appalti.