Giudiziaria
PERIZIA DEL MEDICO LEGALE
PERIZIA DEL MEDICO LEGALE
Capaccio Paestum, arto rinvenuto a Licinella: è di un uomo bianco deceduto da non oltre 9 mesi
Alfonso Stile
21 marzo 2024 19:10
Eye
  5502

CAPACCIO PAESTUM. Appartengono ad un soggetto maschile di etnia bianca, deceduto da non oltre 9 mesi, i resti dell’arto mutilato rinvenuto da un turista tedesco sulla spiaggia di Licinella (nella foto), a Capaccio Paestum, la mattina del 3 marzo scorso: attorno all’articolazione del piede destro, ancora inserito in calzino e scarpa, è stato infatti possibile recuperare frammenti di tessuto connettivo umano. È quanto svelato dall’esame eseguito ad inizio settimana dal medico legale, presso l’ospedale di Eboli, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno. I reperti ossei (tibia e perone), il calzino e la scarpa ginnica saranno ora sigillati ed inviati presso il laboratorio del Ris di Roma per l’estrazione del dna, che verrà poi inserito in idonee banche dati per cercare di dare un nome alla vittima.

Dalla Procura di Vibo Valentia, invece, sono già arrivati nella capitale per la comparazione i resti del piede rinvenuto infilato in uguale calzino e scarpa sulla spiaggia di Santa Maria a Ricadi, in Calabria, appena due giorni dopo quello restituito dalle onde del mare a Paestum: dopo il raffronto tra i due arti per capire se appartengono allo stesso soggetto, vista la singolare coincidenza, si cominceranno a scandagliare il database delle persone di cui è stata denunciata la scomparsa ed il Registro nazionale dei cadaveri non identificati istituito dal Ministero dell’Interno.

CHI L'HA VISTO? – Nella puntata di ieri del noto programma Chi l’ha visto? in onda sulle reti Rai, Andrea Di Meglio, fratello di un uomo scomparso quasi 9 anni fa, ha chiesto la comparazione del dna che sarà estratto, dagli arti rinvenuti nel Salernitano e in Calabria, con quello della sua famiglia. La speranza è che possano ricondurre a Giuseppe Di Meglio, 42enne psicologo originario di Torre del Greco sparito, senza dare mai più notizie di sé, da un campeggio di Meta di Sorrento il 18 giugno del 2015, lasciando la sua sorte avvolta nel mistero: pare che, all’epoca, indossasse una scarpa da ginnastica simile a quella ritrovata a Paestum ed è per questo che il fratello si è rivolto al programma televisivo.

Alla luce di quanto emerso dalla perizia del medico legale e del deperimento degli indumenti in acque marine, però, al momento appare alquanto improbabile che possano trattarsi dei resti di Giuseppe, soprattutto se il giorno della sua scomparsa fosse tragicamente coinciso con la sua morte, visto il notevole lasso di tempo trascorso da allora: l’unica, flebile ipotesi percorribile resterebbe quella che il 42enne, dopo essersi allontanato volontariamente da casa e famiglia per anni, è deceduto non prima di 9 mesi fa, in mare.

Intanto, è stata scartata dagli inquirenti la pista che l’arto rinvenuto alla Licinella possa appartenere ad un migrante di carnagione scura annegato durante una traversata verso l’Italia.



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP