Cultura
NON ERA MAI SUCCESSO
NON ERA MAI SUCCESSO
Paestum-Velia, museo e scavi chiusi il lunedì per 2 mesi: amara sorpresa per turisti e visitatori
Alfonso Stile
20 ottobre 2025 13:54
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Da oggi e fino al 15 dicembre prossimo, i Parchi archeologici di Paestum e Velia resteranno chiusi al pubblico tutti i lunedì. Tranne l’8 dicembre (giorno dell'Immacolata) per circa 2 mesi, dunque, visitatori e turisti non potranno accedere al museo ed agli scavi il lunedì: non era mai successo prima d'ora. Numerosi quelli che già stamattina, ignari della disposizione, sono rimasti fuori ai cancelli con conseguente e comprensibile disappunto: ben tre i bus di turisti canadesi, tedeschi e danesi che non hanno potuto effettuare le visite guidate pur avendo prenotato e pagato, 6 mesi fa, i relativi ticket d’ingresso.

La direzione dei due Parchi salernitani, in realtà, ha diffuso un avviso, scusandosi per il disagio, con due righe pubblicate sul proprio sito, pagine social ufficiali ed appositi cartelli affissi nei pressi dei siti, ma senza fornire alcuna spiegazione sul disservizio. Pare che si tratti di una chiusura necessaria per consentire al personale di svolgere corsi di aggiornamento professionale voluti dal Ministero della Cultura, diretto dal ministro Alessandro Giuli, per gli impiegati di tutti gli attrattori d’Italia… che però non sono dovuti ricorrere a chiusure forzate e prolungate a discapito dei visitatori di tutto il mondo, avendo spalmato la formazione durante il normale orario di lavoro dei dipendenti.

La vicenda ha suscitato non poche polemiche all’ombra dei Templi, dove anche gli accessi a pagamento sono in netto calo rispetto ai 'competitor' campani e nazionali. Dalla classifica dei Top 30 siti italiani più visitati nel 2024 pubblicata sul sito istituzionale del MIC, infatti, si evince che i Parchi Archeologici di Paestum e Velia sono scivolati addirittura al 20° posto con 450.677 visitatori unici paganti, in calo rispetto all’anno scorso, per un incasso poco superiore ai 2,7 milioni di euro. 

Un declino progressivo ed inesorabile a fronte dei boom registrati, invece, da altri attrattori regionali come Pompei, la Reggia di Caserta e il Museo Archeologico di Napoli: nel 2021, infatti, i due siti autonomi accorpati salernitani si attestavano al 10° posto con 216.822 accessi; nel 2022, al 17° posto con 391.021 accessi e nel 2023 in 16esima posizione con 506.853 paganti. 



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