QUARTO. A un anno dall’avvio della sperimentazione del progetto “Per un Comune 4.0 - Nuove tecnologie per il monitoraggio sismico predittivo”, il Comune di Quarto ha presentato i primi risultati nel corso di una conferenza stampa pubblica. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con la società di ingegneria NetCom Group e l’Università di Salerno, è stata attivata nel maggio 2024 e ha previsto l’installazione di sensori avanzati nella scuola “Falcone” per rilevare in tempo reale lo stato di salute strutturale dell’edificio, anche in seguito a scosse sismiche o sciami bradisismici. Il progetto, realizzato a costo zero per l’ente locale, era stato concepito prima della riacutizzazione del fenomeno bradisismico nei Campi Flegrei, consentendo così di monitorare l’edificio scolastico proprio durante le numerose scosse registrate nell’ultimo anno. I dati raccolti dai dispositivi hi-tech hanno confermato che la struttura ha risposto positivamente anche alle sollecitazioni più intense, senza riportare danni o alterazioni significative. Dopo ogni evento sismico, l’edificio è tornato nelle condizioni originarie, a testimonianza della sua stabilità. A Quarto prende così forma un progetto innovativo di monitoraggio sismico predittivo, sviluppato grazie al lavoro congiunto del Comune, dell’Università di Salerno e della NetCom Group. Oltre all’installazione dei sensori, il progetto ha coinvolto sul campo dottorandi, tesisti e ricercatori impegnati nella realizzazione di rilievi dettagliati e nella costruzione di un modello tridimensionale dell’edificio scolastico. L’obiettivo è stato quello di creare una vera e propria “carta d’identità” della struttura, capace di descrivere con precisione come vibra, come si comporta sotto stress e se riesce a ritornare nelle condizioni ottimali dopo un evento sismico. Le analisi si basano su algoritmi di intelligenza artificiale, reti neurali ricorrenti e tecniche avanzate di trasformazione del segnale, in grado anche di prevedere eventuali guasti o alterazioni del comportamento strutturale. È attualmente in fase di completamento una dashboard interattiva per la visualizzazione in tempo reale dei dati raccolti, destinata a essere uno strumento utile sia per i tecnici manutentori che per la cittadinanza. Tra le prossime tappe, la creazione di un “digital twin” della scuola e la pubblicazione del dataset “Comune di Quarto”, conforme agli standard dei big data, che sarà presentato alla prossima conferenza nazionale “Smart City” di Cassino. Il dataset sarà inoltre condiviso con la comunità scientifica italiana e internazionale come modello virtuoso di innovazione applicata al territorio. Sulla base dei risultati incoraggianti ottenuti finora, l’amministrazione comunale ha annunciato l’intenzione di estendere il sistema di monitoraggio ad altri edifici scolastici, alla Casa comunale e alla sede della Protezione Civile, con l’obiettivo di raggiungere almeno cinque strutture monitorate entro dicembre 2025. Fondamentale, in questa fase, è stato anche il contributo di alcune multinazionali che hanno sviluppato sensori su misura per le esigenze specifiche del progetto, riconoscendone il valore scientifico e tecnologico. Il sistema di rilevamento non si propone come alternativa agli strumenti ufficiali di rilevazione dei terremoti, ma come supporto integrativo per la valutazione immediata delle condizioni strutturali, prima e dopo un evento sismico, individuando tempestivamente eventuali anomalie. Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati sono intervenuti Mario Casillo, consigliere regionale della Campania con delega alla digitalizzazione, Domenico Lanzo, amministratore delegato di NetCom Group, Alfredo Troiano, direttore tecnico della stessa società, Francesco Colace, direttore del Centro ICT per i Beni Culturali dell’Università di Salerno, e il sindaco di Quarto, Antonio Sabino. “Siamo orgogliosi di essere parte attiva di un progetto così innovativo, che unisce scienza, tecnologia e responsabilità istituzionale per garantire maggiore sicurezza alle nostre scuole e quindi alle famiglie della nostra comunità. Questa iniziativa dimostra che, attraverso la collaborazione tra enti pubblici, università e imprese, possiamo cogliere opportunità concrete per costruire un territorio più sicuro e resiliente. Il nostro obiettivo ora è estendere questo modello di monitoraggio a tutti gli edifici scolastici comunali, perché ogni studente e ogni cittadino ha diritto a spazi sicuri – ha dichiarato il sindaco Antonio Sabino –. Ringrazio il vicepresidente di NetCom Group, Guido Cristofaro, che è un cittadino flegreo ed una sentinella del territorio per aver creduto in questo percorso e per il suo impegno costante, così come il consigliere regionale Mario Casillo, la cui sensibilità verso il nostro territorio ha contribuito a portare qui innovazione e attenzione istituzionale. Solo facendo rete possiamo davvero crescere e guardare al futuro con fiducia”. “L’Università di Salerno crede profondamente in questo progetto e sta investendo anche risorse economiche per migliorarne l’efficacia. Non lo facciamo per spirito caritatevole, ma perché crediamo nella ricerca e nel valore scientifico di questa sperimentazione, che ci sta già restituendo risultati concreti – ha affermato Francesco Colace –. Ringrazio il Rettore Vincenzo Loia per il supporto, i colleghi coinvolti, in particolare il professor Martinelli, ordinario di Tecnica delle Costruzioni, che sta offrendo un contributo prezioso nell’analisi dei dati. Grazie al lavoro di dottorandi, tesisti e assegnisti del nostro Centro ICT per i Beni Culturali, siamo riusciti a realizzare rilievi dettagliati e un modello tridimensionale dell’edificio scolastico oggetto della sperimentazione. È la dimostrazione di come la ricerca universitaria possa generare impatto reale sul territorio e contribuire alla sicurezza delle comunità». «I risultati della sperimentazione sono straordinari sotto diversi aspetti. La piattaforma sviluppata consente un monitoraggio quasi in tempo reale di un territorio complesso come quello campano e, in particolare, dell’area bradisismica, rilevando eventi come terremoti o micro-spostamenti che mettono in evidenza la flessibilità strutturale degli edifici – ha dichiarato Domenico Lanzo – Grazie ai sensori installati, abbiamo potuto acquisire dati preziosi sulle oscillazioni che interessano le strutture, offrendo agli esperti un’opportunità concreta per studiare il comportamento sismico degli edifici e pianificare eventuali interventi. I risultati sono molto incoraggianti: la tecnologia utilizzata è avanzata, a basso impatto ambientale e a costi contenuti, rendendola una soluzione ideale anche per l’edilizia pubblica”. “Tornare dopo un anno a presentare i risultati di questa sperimentazione è motivo di grande orgoglio. Parliamo di un progetto realizzato a titolo completamente gratuito per gli enti coinvolti, ma che oggi dimostra come, con costi davvero contenuti, sia possibile garantire un monitoraggio costante degli edifici pubblici, con enormi benefici in termini di prevenzione e sicurezza – ha sottolineato Mario Casillo – Viviamo in un territorio in cui molti edifici, costruiti tra gli anni ’50 e ’70 in cemento armato, necessitano di attenzione: il cemento armato non è eterno, e i recenti episodi di crolli ce lo ricordano. Oggi, grazie alle tecnologie moderne, possiamo fare prevenzione in modo efficace, proprio come siamo abituati a fare nelle nostre case con i dispositivi domotici. Se possiamo controllare la nostra abitazione con uno smartphone, non possiamo più accettare che edifici scolastici o pubblici restino privi di monitoraggio. La tecnologia offre una concreta possibilità di intervenire prima che si verifichino i problemi: è questa la vera sicurezza che dobbiamo garantire ai cittadini”. “Questa sperimentazione rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, università e impresa privata: una triangolazione strategica che ha prodotto risultati concreti sul territorio – ha concluso Alfredo Troiano – Come NetCom Group, siamo impegnati da anni nel rafforzamento delle nostre competenze in ambito IoT e data analysis, un percorso iniziato con la creazione di un Innovation Lab dedicato, che oggi ci consente di essere protagonisti in progetti di altissimo valore tecnologico. Esperienze come questa confermano quanto sia fondamentale il legame con il mondo accademico, che per noi è sempre stato un pilastro. È grazie a questo rapporto solido con l’università che riusciamo a trattenere i giovani talenti in Campania e a trasformare in realtà le idee innovative nate dalla ricerca scientifica”.