Attualità
Battipaglia, due arresti per usura ed estorsione
Comunicato Stampa
07 ottobre 2010 08:56
Eye
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carabinieri

 

Continua l’azione dei Carabinieri di Battipaglia, coordinati dal Cap. Giuseppe Costa, per contrastare il dilagante fenomeno dell’usura, fenomeno che per diffusione e penetrazione rischia di mettere a dura prova anche il regolare sviluppo dell’economia dell’intera Piana del Sele. Dopo gli arresti compiuti negli ultimi mesi in flagranza dai militari dell’Arma di appartenenti ad organizzazioni camorristiche che avevano estorto anche con minacce di morte e qualche volta anche con la violenza fisica, il pagamento delle rate degli interessi usurari alle povere vittime, ad essere arrestati, questa volta, sono due insospettabili che praticavano prestiti con interessi usurari calcolati dai militari dell’Arma intorno al 72% annuo.

All’esito di articolato servizio di osservazione e controllo, predisposto dai Carabinieri nel prosieguo delle attività che avevano condotto il 17 settembre scorso ad arrestare una intera famiglia di usurai per gli stessi reati, ed a seguito di dettagliata denuncia sporta da un imprenditore edile di Battipaglia, i due D.S. 42enne e P.D. 49enne, titolari di attività di disbrigo pratiche, venivano sorpresi ed ammanettati dai Carabinieri subito dopo aver intascato  un assegno bancario consegnato loro dalla vittima quale rata mensile del prestito di 30.000 euro acceso nel 2008), maggiorato degli interessi usurai pari al 72% annuo.

Letteralmente impaurito dalla continua minaccia di porre in pagamento i titoli ricevuti a garanzia del prestito, l’imprenditore è riuscito a trovare la forza di dire basta rivolgendosi ai Carabinieri, riuscendo cosi a porre termine, nel giro di pochi giorni, grazie all’azione dei Carabinieri, con il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Salerno, diretta dal dr. Franco Roberti, ad una invivibile situazione di assoggettamento psicologico che durava ormai dal 2008.

Per fortuna si registrano segnali incoraggianti che lasciano ben sperare sulla presa di coscienza delle vittime di usura della circostanza che l’unico modo di uscire dalla morsa degli strozzini è quello di denunciare. In meno di un anno nove sono stati gli  imprenditori che si sono presentati di fronte ai Carabinieri per denunciare i loro aguzzini. Storie di usura che si trascinavano da anni sono state risolte nel giro di tre/quattro giorni con azioni mirate, efficaci e soprattutto tempestive da parte di Carabinieri e Magistratura. Già dopo sei mesi dai fatti, dopo le severe condanne ai componenti del clan De Feo arrestati dai Carabinieri per l’estorsione ai danni di un imprenditore, è intervenuta una condanna a nove anni di carcere ad una altro usuraio ed estorsore che non aveva esitato di colpire con un bisturi ad una gamba la povera vittima che ritardava i pagamenti.



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