CAPACCIO. "Per l’estate inoltrata speriamo di riuscire ad aprire l’Heraion migliorando anche gli spazi espositivi". Ad annunciare la riapertura del museo di Hera Argiva è la direttrice del Museo Archeologico di Paestum, Marina Cipriani. La struttura, che rappresenta uno dei luoghi di maggiore suggestione ed attrattiva turistica di Capaccio Paestum è off limits al pubblico da circa sei mesi a causa dell’alluvione del 10 novembre scorso che colpì le sale espositive. A rallentare i lavori di ristrutturazione la mancanza di risorse da impiegare per gli interventi. "Abbiamo tenuto un incontro con la soprintendente Adele Campanelli – spiega la direttrice Cipriani – stiamo lavorando per l’apertura dell’Heraion e il miglioramento degli spazi espositivi. Ci sono dei fondi ministeriali che possiamo utilizzare per ripristinare l’impiantistica. Speriamo di farcela per luglio o agosto. E’ chiaro che è necessario fare un appalto che richiede dei tempi. La certezza è che i lavori saranno effettuati e il museo sarà riaperto". Il Museo narrante, visitabile gratuitamente, si trova a circa otto chilometri dai templi di Paestum ed è adiacente all’area archeologica del santuario di Hera Argiva, una vecchia masseria ristrutturata ed adibita a museo, che espone i reperti e le ricostruzioni del grande santuario di Foce Sele. Questo luogo espositivo, di nuovissima concezione, è stato definito “narrante” perché è attraverso i nuovi strumenti della comunicazione che si esplica la funzione espositiva e didattica del museo. E’ il “luogo del racconto” che attraverso magiche suggestioni: ricostruzioni tridimensionali, filmati, effetti sonori e pannelli illustrativi, riesce ad immergere il fruitore nella storia. Così, si può vivere l’emozione dei ritrovamenti archeologici avendo l'impressione di trovarsi sul bordo dello scavo.