Sport
Serie D: ultime su Agropoli, Gelbison e Battipagliese
Marco Rizzo
27 settembre 2012 14:37
Eye
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AGROPOLI, A RAGUSA NON SI PUO’ SBAGLIARE

Oggi pomeriggio, il test contro la Juniores di Francesco Villani, per l’Agropoli. Gli under dei delfini si stanno ben impegnando nel campionato nazionale, con due pareggi di fila, e faranno da sparring-partner alla quanto mai attesa amichevole del giovedì dei delfini di Salvatore Nastri. Inutile girarci attorno. Questa è una settimana cruciale per il futuro dei biancazzurri. La società del presidente Domenico Cerruti si è espressa, attende una replica dai calciatori soprattutto sul fronte caratteriale. E’ lì che ha difettato l’Agropoli. Le partite si possono anche perdere, ma servono convinzione e mentalità giusta. A Ragusa, in pratica, non si può sbagliare. Nastri dovrà scegliere l’undici che in terra siciliana dovrà procedere al riscatto. E il dubbio è uno soltanto, ed è legato sulla voglia o meno del tecnico eburino di rivoluzionare molto o di offrire un’altra chance a chi ha anche un po’ deluso. Possibile la conferma di un modulo, il 4-3-3, che ha comunque mostrato buoni segnali contro Messina e Cosenza. In discussione non è lo schema, ma l’interpretazione sul manto erboso dei calciatori. E’ su quest’aspetto, più che sulle gambe e sui piedi, che s’incentra il lavoro dell’allenatore e della dirigenza.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL RAGUSA

Giuseppe Anastasi non potrà sedersi in panchina, perché squalificato per un turno, ma attende dalla tribuna che il suo Ragusa dia un seguito alle due vittorie consecutive che l’hanno condotta a sette punti, superando lo stesso Agropoli ed imponendosi nelle parti alte della classifica. Gli azzurri cercano continuità, anche perché la piazza ha voglia di ritrovare il calcio a buoni livelli, dopo gli anni difficili vissuti dopo il fallimento e le stagioni trascorse anche nei professionisti. In comune con i delfini, il Ragusa ha l’aver vinto il proprio campionato, trionfando nell’Eccellenza Siciliana e poi l’aver messo su una compagine di tutto rispetto. L’attacco è da nomi forti non solo per il contesto dell’isola. Il fantasista Bonarrigo e le punte Panatteri ed Arena sono elementi di grande esperienza per la categoria. In difesa poi spiccano le presenze di Ferla, estremo difensore, e di Alderuccio. Altri calciatori già messisi in mostra in serie D sono Romeo e Spampinato. Unico assente Fontana. Insomma, non il miglior concorrente nell’immediato per l’Agropoli, con un Ragusa in cerca del tris dopo il blitz di Noto e il precedente successo interno sull’Acireale, con la risposta alla sconfitta interna all’esordio contro il Savoia e il pareggio sul neutro di Licata contro la Nissa.

 

GELBISON, TUTTI ARRUOLABILI NEL BIG-MATCH CONTRO LA VIBONESE

Le buone notizie per la Gelbison non arrivano soltanto dalle prestazioni sul campo e dai punti finora ottenuti. L’infermeria, infatti, si è praticamente svuotata. Sul recupero di Senè non c’erano dubbi, ed il senegalese occuperà il suo posto al fianco di Galantucci, domenica, per continuare la sua striscia di reti al “Morra” anche contro la Vibonese. Già castigate due squadre, le siciliane Città di Messina e Paternò. Ma per Alessandro Erra si prefigura un abbondanza di scelte davvero non male. Perché lo staff medico gli ha riconsegnato in condizioni di arruolabilità anche il difensore esterno Manganelli, già sperimentato in Coppa Italia da Erra nel suo intoccabile 4-4-2. Rientro anche per il centrocampista Viceconte, un altro adattabile ad esterno e che si è messo in luce nella passata stagione sotto la guida di Pasquale Santosuosso. In attacco, si aggiunge a Galantucci, De Cesare e Senè anche Abagnale, altro under di cui si dice un gran bene. Nel pomeriggio Erra farà le prove generali del big-match di domenica sfidando ancora una volta la Juniores di Russomando, partita con un pareggio ed una sconfitta nel campionato nazionale. 

GELBISON, L’AVVERSARIA: LA VIBONESE

Ha faticato prima di assumere una corsa continua, la Vibonese. I calabresi di Antonio Soda, un passato da bomber di buon livello, per lui anche l’esordio in serie A con la maglia del Bari, sono partiti con l’intenzione di intromettersi nel discorso promozione. Appena retrocessa dalla Lega Pro, la compagine di Vibo Valentia ha il desiderio di ritrovare i prof nel più breve tempo possibile. La partenza, nonostante l’imbattibilità mantenuta nei primi 270 minuti del torneo, non è stata quella sperata. Due pareggi, nel derby all’esordio contro il Comprensorio Montalto con un rigore subìto all’ottavo minuto di recupero e poi l’altro 1-1 in casa del Paternò. Il cambio di passo è giunto sfruttando al meglio la doppia opportunità casalinga contro Palazzolo prima, battuto da Caterisano e soprattutto Savoia poi, con la Vibonese che ha inflitto il primo stop ai bianchi di Torre Annunziata. I calabresi raggiungeranno Vallo della Lucania con gli stessi punti della Gelbison ed al quarto posto. Soda schiera i suoi nel tentativo di far rendere al meglio gli esterni, con Saturno su tutti, autore di già due reti. Si è sbloccato anche il bomber napoletano Marasco e la Vibonese ha in organico anche gente del calibro di Kalambay e Cosenza.

FOGGIA-BATTIPAGLIESE, PARTITA A PORTE CHIUSE?

Cauto ottimismo, a Foggia, dove si attende l’esito della decisione definitiva se la sfida interna contro la Battipagliese si giocherà in uno stadio “Zaccheria” aperto al pubblico o meno. Costretti a disputare già due gare interne a porte chiuse, i dauni di Pasquale Padalino vorrebbero l’apporto della tifoseria rossonera in questo tentativo di rinascita dal fallimento e dal dover riprendere la rincorsa dalla serie D. Partiti in ritardo, i foggiani si sono assicurati calciatori importanti per ben figurare e adesso la marcia sembra ben ingranata grazie a vari La Porta, Agostinone, Quinto, Giglio, Agnelli ed Esposito. La prossima avversaria è la Battipagliese di Emilio Longo, che piena di under si sta meritando la palma di grande sorpresa del raggruppamento H. Tre risultati utili consecutivi, le vittorie contro Ischia e Trani ed  il pari che ha fermato il Gladiator domenica al “Pastena” di Battipaglia. In pratica, nonostante la differenza tecnica, la Battipagliese andrà a Foggia a giocarsi tutte le sue carte. Longo confida nell’entusiasmo dei suoi per mettere paura ai pugliesi con il consueto 4-3-3 che forse sarà orfano di uno dei suoi maggiori interpreti in maglia bianconera, il bomber Sorrentino.



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