SALERNO. Aveva appena finito di cenare in un noto ristorante sul lungomare di Mergellina, a Napoli, quando, all'uscita del locale, si è visto piombare addosso gli agenti della Squadra Mobile di Salerno, diretti dal vicequestore Gianni Di Palma, che lo cercavano da 9 mesi: è finita così la latitanza di Vincenzo Confessore, boss del clan Fezza De Vivo di Pagani, arrestato ieri sera nel capoluogo campano. Un blitz, condotto dalla Polizia di Stato in sinergia con i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore ed i finanziari della Compagnia di Cava de’ Tirreni, che di fatto completa l'indagine con la quale la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, a fine 2022, ha smantellato i vertici del noto clan camorristico paganese.
Vincenzo Confessore, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è accusato di numerosi reati in concorso con altri affiliati e fiancheggiatori, nello specifico di associazione per delinquere, di stampo mafioso, finalizzata al traffico di droga e alle estorsioni aggravate. Era sfuggito alla cattura nel corso del blitz del 2 dicembre scorso insieme al fratello Daniele Confessore, anche lui scovato e arrestato, 4 mesi dopo, a Cava de' Tirreni.