MONTECORICE. Ricorso al Tar per chiedere l’annullamento, nel comune di Montecorice, del bando di gara per l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e servizi complementari di igiene urbana e servizio di spazzamento, trasporto rifiuti, pulizia uffici e impianti sportivi comunali, manutenzione verde pubblico e servizi complementari. Ad impugnare la procedura ed i relativi provvedimenti di gara dell’Ente comunale è la società GF Scavi srl, gestore uscente del servizio ed intenzionata a partecipare alla nuova gara per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a cui è stato accorpato anche il servizio di spazzamento. Secondo la società ricorrente il bando non consente “all’operatore accorto di presentare offerte serie e sostenibili” perché c’è una “imprecisa quantificazione dei costi della manodopera, tale da compromettere sensibilmente la sostenibilità dell’offerta”. La stessa società contesta l’accorpamento nel bando dei due servizi, raccolta-smaltimento e spazzamento, ed anche l’applicazione della clausola sociale richiamata nel disciplinare di gara. Dalle stime effettuate, infatti, il costo della sola manodopera sarebbe sottostimato di circa 200mila euro all’anno, circa 1 milione di euro per l’intera commessa, tanto da impedire la “formulazione di offerte serie ed attendibili”. Nel ricorso, firmato dal legale difensore Giuseppe Donniacuo e composto da 17 pagine, la società ricorrente evidenzia anche un errore nella stima del quantitativo di rifiuti previsto perché calibrato sull’annualità 2020 che, causa Covid, la GF Scavi srl non ritiene “per nulla rappresentativo” e problematiche relative all’assorbimento del personale attualmente impegnato nello spazzamento. Tali considerazioni comportano, dunque, per la ricorrente, costi maggiori di circa 1 milione di euro a fronte di un importo a base d’asta inferiore a 4 milioni di euro. Quindi, la decisione di impugnare il bando di gara perché “il prosieguo innescherebbe un groviglio procedimentale di difficile distrazione”, chiedendo l’annullamento di tutti gli atti di gara. L’Ente comunale, dal suo canto, sta valutando se ritirare e rifare il bando di gara oppure resistere in contenzioso.